CASAGARANTITA

Casa Garantita® è la prima e unica azienda certificata in Italia che offre una garanzia completa per ogni transazione immobiliare.

Il Certificato Casa Garantita® costituisce la chiave per consentire una compravendita immobiliare senza ostacoli, confermando la corretta esecuzione dei controlli documentali a tutela sia del venditore che dell'acquirente. Casa Garantita® è un marchio di certificazione riconosciuto ufficialmente ed iscritto nel Bollettino dei Marchi nr. 708 del 7 settembre 2022 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, riconoscimento a livello nazionale e internazionale dal WIPO - World Intellectual Property Organization.

Il Marchio di Certificazione rappresenta un imprescindibile strumento da associare a ogni proprietà immobiliare, al fine di garantirne il valore in maniera inequivocabile.

Le casistiche sono molte. Innanzitutto bisogna capire se sono problemi sanabili e se non vanno ad incidere sulla determinazione del prezzo. Nella peggiore delle ipotesi, si rischia di dover risarcire il promissario acquirente con possibilità di richiesta da parte dello stesso del doppio della caparra incassata.

Va sempre analizzata la singola situazione: l’agente immobiliare può avere delle responsabilità se si dimostra che non ha agito con la diligenza del buon professionista, comunque, nei confronti del proponente la responsabilità ricade sempre sul promittente venditore. Nel caso l’agente immobiliare abbia agito in buona fede e i problemi sull’immobile siano riconducibili esclusivamente ad informazioni errate del venditore, quest’ultimo rischia di dover pagare le provvigioni all’agenzia immobiliare e di incorrere in un contenzioso con l’acquirente.

Qualora l’acquirente non fosse stato a conoscenza dell’abuso, può fare causa al venditore richiedendo il doppio della caparra o il maggior danno. In ogni caso, il ricorso in giudizio non rappresenta mai una buona soluzione: le tempistiche delle procedure legali, infatti, implicano il vincolo della somma di denaro eventualmente versata al venditore. Controllare la documentazione prima è sempre meglio.

Si, ma nella maggior parte dei casi i documenti vengono visionati dal notaio a seguito del contratto preliminare di compravendita (compromesso) e, sicuramente, dopo la proposta d’acquisto, ovvero quando tra le Parti è già stato sottoscritto un contratto con effetti obbligatori ed il versamento di una caparra confirmatoria.

Il notaio, da buon professionista, controlla tutta la documentazione inerente la sua attività, ovvero provenienza, ispezioni ipotecarie, vincoli, ecc…Sicuramente il notaio non può controllare la conformità della planimetria rispetto all’immobile, la conformità dell’edificazione dell’immobile rispetto al progetto approvato, né può controllare che la licenza stessa riguardi effettivamente il progetto depositato.

Speriamo sempre di no ma, in realtà, il potenziale acquirente ha 10 anni per rivalersi sul venditore nel caso in cui scoprisse, solo successivamente, la presenza di problematiche non emerse in sede di stipula, tra cui difformità dell’immobile rispetto al progetto approvato, contenziosi condominiali o irregolarità di qualsiasi genere.

Il controllo della documentazione è sempre necessario: il notaio sicuramente al momento dell’acquisto ha eseguito i dovuti accertamenti per ciò che rientra nelle sue competenze, tra cui il controllo della provenienza o delle iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli. Potrebbe, però, non aver controllato, non essendo di sua specifica competenza, la regolarità urbanistica o catastale. Infine, bisogna prendere in considerazione il recente irrigidimento delle norme che regolano la compravendita con maggiore attenzione rispetto al passato.

Innanzitutto i controlli andrebbero effettuati prima del preliminare, se le problematiche derivano da un vizio dell’immobile ha il diritto di richiedere il doppio della caparra versata o il maggior danno, comunque consigliamo sempre di evitare i contenziosi legali e di capire se è possibile, nel breve, sanare eventuali irregolarità dell’immobile, naturalmente a spese del venditore.

I controlli da fare sono molti e vanno effettuati da diversi professionisti. Sicuramente vanno verificati i titoli di provenienza e l’assenza di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli, la conformità catastale, la conformità urbanistica, la presenza di eventuali pendenze condominiali ecc…

Innanzitutto, si evitano rischi di contenziosi e poi la vendita diventa più facile e veloce. Vendere un appartamento “certificato” significa venderlo prima e, probabilmente, meglio; chiunque sarebbe più propenso ad acquistare un immobile avendo la certezza che questi sia in regola rispetto ad un immobile di cui non si ha certezza documentale.

Il certificato per una libera e sicura compravendita dell’immobile

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